SINUOSA – beams grid
Dal 22 Luglio al 29 Luglio 2018, si è tenuta a Ripattoni di Bellante (TE) l’edizione 2018 di Ripattoni Arte. Per ovvie ragioni editoriali, sul catalogo della manifestazione è stato pubblicato l’abstract sintetico della descrizione dell’opera in mostra. Mi è stato chiesto di poter leggere l’intero concetto generativo che ha portato all’ideazione di Sinuosa ed alla sua successiva esposizione all’interno della Sala Montauti di Palazzo Saliceti. Colgo il presente articolo per ringraziare il direttore artistico di Ripattoni Arte, dott. Gianni Melozzi, il presidente della Pro Loco di Ripattoni, Alberto Santori. Un grazie particolare a Luca ad Andrea ed Amedeo, ringrazio inoltre Filippo Di Gennaro per aver reso concrete le mie richieste illuminotecniche.

Sinuosa for Ripattoni Arte 2018
“Alcuni artisti qualifcano la differenza tra l’architettura e l’arte come l’utilità contro la mancanza di utilità. Qual è l’utilità della musica, se non quella di muovere lo spirito? Allo stesso modo una funzione dell’architettura è ispirare con una costruzione ricca di energia spaziale e luminosità. La sua utilità più alta è quella di muovere qualcosa nel nostro profondo”. Steven Holl
Il pensiero espresso da uno dei grandi maestri dell’architettura contemporanea, è stato ed è tutt’ora una personale ed inesauribile fonte d’ispirazione, per i legami e le connessioni che il mondo dell’architettura ha il dovere di soddisfare per essere defnita tale. Il rapporto che lega l’architettura alle altre forme di espressione dell’uomo, che sia arte, che sia scultura, pittura, musica, è quello di avere lo stesso principio generativo, l’idea. Lo scopo, il fne ultimo di quest’idea è sostanzialmente la comunicazione al pubblico di uno stato d’animo, la manifestazione estrinseca di un pensiero personale, la visione ed click here il desiderio di fssare in maniera indelebile un ricordo ed una sensazione, la creazione di uno spazio che contenga elementi visivi e percettivi che siano l’espressione di una cultura della comprensione, quello che antropologicamente potrebbe essere defnito come valore umanistico della differenza. Questo richiede capacità di osservazione, pratica, immaginazione ed intuito, affnché il punto di vista dell’artista dell’architetto, dello scultore, non rimanga rinchiuso nell’ottica della visione privata. Il mondo viene percepito in maniera differente perché gli occhi che lo guardano sono diversi, le culture sono diverse, il fne è diverso: ma la Vita è in comune. Nella società contemporanea, in cui il frastuono dei flussi informativi, della connettività ostentata come una necessità, della privacy calpestata e venduta al miglior offerente, è indispensabile riflettere sulle ragioni di assenza di linearità ed interrogarsi sulle responsabilità che ognuno di noi apporta nel quotidiano. Sinuosa nasce appunto da queste riflessioni, è la visione tridimensionale delle connessioni tra le linee di forza che rappresentano gli aspetti signifcativi dell’espressione umana e di come queste interagiscono tra loro. Ogni forma artistica ha una sua linea su cui far scorrere la propria linfa vitale, una – trave – su cui poggiare le basi fondanti. Queste non sono isolate sono mutualmente incastrate formando una griglia, una Rete. La linfa che alimenta questa rete e che le da forza vitale, sono le idee, rappresentate da pensieri, riflessioni e aforismi di grandi artisti, posti in forma scritta lungo l’ossatura di Sinuosa. Questi si mescolano al pensiero del visitatore dell’installazione, cui è affdato il compito di completare il percorso di riflessione con le proprie visioni e commenti, rendendo sinergico il pensiero artistico a quello pubblico, fondendo creazione e ricettività in quello che è l’essenza del concetto di rete: Sapere aude! – abbi il coraggio di conoscere! (Orazio).
Beppe Barone